Ciao. Ti sto scrivendo perché so che ti senti perso nella solitudine. Non sei solo.
So che magari sono mesi, anni, che ti chiedi: “Ma davvero la vita è così?”
Magari ti sei pure convinto, in qualche modo, che davvero sia così.
Ogni mattina la stessa routine.
Gli stessi viaggi per andare a lavorare.
9 ore in ufficio, in fabbrica, nei campi… dovunque tu le voglia fare.
Magari in quelle ore pensi a lei, o alla famiglia, o alle vacanze.
Ma quelle ore le passi lì, giorno per giorno. Per anni.
E poi in ascensore vedi quella ruga sulla fronte, anzi quelle tre rughe, che ieri non c’erano.
Qualche settimana dopo compaiono anche quelle intorno agli occhi.
Ci metti un po’ ad accettarle e a sentire anche il corpo che comincia a rallentare.
Il tempo vola, adesso che comincia a passare e i tuoi giorni sono tutti uguali.
Magari sei fortunato e hai qualche amico che vive una vita migliore e ti fa un po’ di invidia, ma sotto sotto provi a convincerti che sia pazzo e che se ne pentirà quando diventerà vecchio.
Ma lui non si pentirà. Tu, probabilmente sì.
Per questo ti scrivo questa lettera.
Una. Vita. Sola.
Parliamoci onestamente: abbiamo una vita sola.
Certo, questo fino a prova contraria.
Ma se stai leggendo queste righe, non ho dubbi sul tuo stato economico. Fai parte del 10% di persone più ricche del mondo.
Magari hai anche qualche euro nel portafoglio, pochi ma ce li hai.
Se non sono lì, sono sul conto.
Se non sono sul conto, in qualche modo arriveranno.
Se stai leggendo, sei tra loro. E allora devi onorare la tua fortuna.
Vivere la vita a metà è un delitto e dentro di te lo sai.
Magari i soldi ti impediscono di osare. Oppure ti impediscono proprio di mollare quello che stai facendo.
Ma prima dei soldi, per un attimo, pensa al tempo.
Il tuo tempo, è veloce e limitato: come e con chi lo vuoi vivere?
Sei davvero sicura che contribuire ai sogni di un’altra persona faccia per te? Oppure è giunto il momento di prenderti cura anche dei tuoi sogni, anche in solitudine?
Sei sicur* di dire sempre la cosa giusta, alla persona giusta?
Perché sono tanti gli errori possibili, ma il peggiore è arrendersi quando non è necessario.
Pensa a chi guardi allo specchio
Quando guardi quella faccia allo specchio cosa pensi?
“Sei bella stamattina…”
“Che palle, un’altra giornata di m****”
“Non vedo l’ora che sia il weekend.”
Cosa pensi davvero?
Prova a fare un salto in avanti di 5 anni. Se dovessi ancora passare 1825 giorni così, che sono 43800 ore, come ti sentiresti?
Se ti viene da vomitare, allora è giunto il momento di fare qualcosa.
È per le persone che ami.
Riprendere in mano il tuo tempo è per le persone che ami.
Riscoprire la gioia è per le persone che ami.
Cambiare la tua vita in meglio è per le persone che ami.
Osare e avere coraggio è per le persone che ami.
Non dimenticarti chi sei è per le persone che ami.
La vita che desideri è per le persone che ami.
Perché nessuno le può amare, se non ci sei te.
Nessuno è te, se non lo sei tu.
Non sei solo.
Chiunque tu sia, ti scrivo questa sera per dirti che non sei solo.
Non sei sola.
Almeno una persona al tuo fianco ce l’hai.
Non arrenderti mai alla vita che ti è capitata, ma vivila sempre al meglio… nonostante la solitudine
Cerca le strade per le direzioni che vuoi raggiungere, perché ci sono sempre.
Se non ci sono, costruiscile tu.
Perché si possono sempre costruire.
SEMPRE.
Non avere paura.
E sì: lo so che le strade nuove portano con sé l’incertezza.
Ma comunque non avere paura, l’unica cosa su cui concentrarti è un passo: il prossimo.
Tra un passo e l’altro non c’è spazio per la paura.
E se ce l’hai ti dico solo una cosa: è normale.
Ma, anche in questo, non sei solo… o sola.
E voglio che tu sappia che I’m on your side.
Letteralmente.
E se vuoi, puoi scrivermi e leggerò la tua storia, ti farò compagnia in questa solitudine.
Non c’è niente di più bello della tua storia, anche se non hai ancora visto quella bellezza.
Ma è lì.
Ti aspetto.
Non sei solo.
Scrivimi la tua storia. La leggerò e ti risponderò.